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una grande ombra sopra una piscina in un cortile.

Tende da sole elettriche, perché sceglierle e perché no

In commercio esistono svariati modelli di tende da sole, tra cui quelle elettriche. In cosa consistono precisamente?

Possono essere considerate uguali alle tende da sole “normali”, la loro differenza risiede nel fatto che sono provviste di un motore elettrico che gestisce l’apertura o la chiusura della tenda. Hanno sicuramente una marcia in più a livello di “comfort ambientale”, si fanno infatti notare, non essendo all’ordine del giorno. Ma, tolto il lato estetico, possono essere usate anche per una questione di comfort vero e proprio, infatti risultano essere comodo per chi non può occuparsi della loro apertura o chiusura. Ma come per ogni cosa, anche in questo caso ci sono dei pro e dei contro.

Tra i pro, sicuramente troviamo la comodità nell’aprire o chiudere la tenda a distanza. Infatti, tramite l’uso di un telecomando, azioniamo il motore. Inoltre, è possibile anche settare degli orari prefissati di apertura e chiusura delle tende, in modo da gestirle anche se non si è presenti in casa. Altro motivo, possono essere molto utili per chi ha problemi di salute alle braccia: in una condizione normale si avrebbero difficoltà a manovrare la tenda, invece con una tenda elettrica basterebbe semplicemente usare il telecomando.

Tra i contro, c’è da considerare un prezzo più elevato rispetto alle tende normali, conseguenza anche dell’installazione, che risulta essere più dispendiosa. Inoltre, una tenda da sole motorizzata ha bisogno di maggior controlli: è necessario che il motore sia sempre in salute per garantire il corretto funzionamento della tenda, in caso contrario non la si potrebbe usare e sarebbe scomodo. È infatti consigliabile far installare anche un bastone o una manovella in modo da utilizzare la tenda anche in situazioni di emergenza causate da un malfunzionamento del motore.

un patio con tavolo e sedie sotto una tenda da sole.

Quanto è importante prendersi cura della propria tenda da sole?

Una tenda da sole ci permette di proteggerci dai raggi diretti del sole o rendere più vivibile una determinata zona. Ma, per garantire il perfetto utilizzo e integrità della stessa, è importante prendersene cura. Fenomeni naturali come vento e pioggia potrebbero apportare dei danni che comporterebbero a un drastico abbassamento delle funzionalità della tenda.

Cosa fare dunque per evitare ciò? Partiamo dal presupposto che il periodo dell’anno in cui si usa maggiormente una tenda da sole è in primavera ed estate. All’arrivo della primavera, sarebbe buona norma aprire completamente la tenda e controllare che sia il telo che la struttura non abbiano rinvenuti danni in seguito alla stagione invernale.

Una buona idea sarebbe anche quella di usare dell’olio sgrassante sui bracci o sull’arganello, in modo da rendere più fluidi i movimenti meccanici che potrebbero aver risentito dell’inutilizzo dei mesi invernali.

Passando al telo, gioverebbe pulirlo per preservare la sua integrità e anche l’estetica. È sconsigliato l’uso di prodotti acidi, alcalini o in generale corrosivi e il vapore, in quanto questi prodotti potrebbero danneggiare lo strato idrorepellente del telo. Basta infatti usare dell’acqua e del semplice sapone di marsiglia: strofinate con una spugna i punti più sporchi e in seguito eliminate l’acqua insaponato con una pompa o, in alternativa, secchi d’acqua. Infine, far asciugare il telo al sole in modo da evitare la formazione di muffa nel caso di chiusura prolungata.

un uomo sta fotografando una barca a vela.

L’Ecobonus è al 65% anche per gli interventi antisismici nel 2015

Riportiamo un interessante articolo di Rossella Calabrese su edilportale relativo alla conferma della detrazione per il consolidamento antisismico degli edifici ad estensione alle schermature solari (fatte salve modifiche alla Camera):

La misura è contenuta in emendamento alla Legge di Stabilità 2015, presentato dalla Commissione Ambiente e approvato all’unanimità dalla Commissione Bilancio, che conferma anche per il 2015 l’utilizzo dell’ecobonus con l’aliquota più alta per gli interventi di messa in sicurezza antisismica, inizialmente non previsto dalla manovra.

Ricordiamo infatti che la bozza originaria della Legge di Stabilità 2015 confermava per il 2015 l’ecobonus del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e la detrazione del 50% per le ristrutturazioni, i mobili e gli elettrodomestici.

Si tratta di “una misura molto importante per la sicurezza dei cittadini e per la nostra economia – afferma Realacci su Facebook – che sarebbe utile e necessario estendere e stabilizzare. Per uscire dalla crisi, il rilancio dell’edilizia di qualità, legata al risparmio energetico, alla sicurezza, alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente è infatti determinante”.

“Non a caso – aggiunge Realacci – proprio il credito di imposta per le ristrutturazioni e l’efficienza energetica in edilizia è stata la misura di gran lunga più anticiclica messa in campo lo scorso anno: secondo i dati di Cresme e servizio studi della Camera ha prodotto 28 miliardi di euro di investimenti e 340 mila posti di lavoro”.

Se le condizioni di accesso al bonus non verranno modificate, continueranno ad usufruire della detrazione del 65%, per tutto il 2015, gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici (prime case o edifici industriali) che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2 ex DPCM 3274/2003), per un massimo di spesa pari a 96.000 euro.

Secondo la normativa previgente, l’agevolazione con aliquota al 65% sarebbe scaduta il 31 dicembre 2014; nel 2015 l’aliquota sarebbe al 50%. Con le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2015, l’aliquota resterà al 65% anche nel 2015.

Via libera della Commissione Bilancio anche all’estensione dell’ecobonus 65% alle schermature solari. L’emendamento approvato prevede che l’agevolazione si applichi per il 2015 alle spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera.

Accolta dunque la richiesta avanzata due settimane fa da UNICMI, l’unione dei produttori di costruzioni metalliche, involucro e serramenti, e da Finco, l’associazione dei produttori di impianti e servizi per l’edilizia.

“L’approvazione di questo emendamento da parte della Commissione Bilancio della Camera – spiega UNICMI – rappresenta un passo importante, ma purtroppo non ancora decisivo, affinché le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici siano estese anche alle schermature solari”.

Ricordiamo infatti che da oggi fino a domenica 30 novembre l’Aula di Montecitorio esaminerà il disegno di legge di Stabilità 2015, sul quale il Governo è intenzionato a porre la questione di fiducia, come preannunciato dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.

Anche per le coperture solari, quindi, sarà possibile accedere a grossi ed importanti incentivi da parte della Stato.

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